Nell’ ambito dell’ esperienza avuta per diversi anni in un’ organizzazione internazionale, mi sono occupato principalmente della promozione della salute e del benessere sul luogo di lavoro. Diverse sono le direttive europee che hanno come scopo il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori.
L’ Organizzazione Mondiale della Salute intende per “Workplace Health Promotion”(Promozione della Salute) gli sforzi perpetrati congiuntamente dal datore di lavoro e dagli impiegati ai fini del miglioramento della salute e del benessere sul lavoro.
Pertanto, tali obiettivi non possono che essere raggiunti attraverso una buona strategia di prevenzione e promozione della salute che si occupi in primis di:
→ Sicurezza sul lavoro, ergonomia;
→ Riduzione dei rischi psicosociali sul lavoro: attraverso azioni strategiche di contenimento e riduzione dello stress, del burn out; lotta al mobbing; miglioramento delle condizioni di salute (con particolare riferimento ai problemi di alcolismo; droga; dolori muscolari legati alle condizioni di lavoro; isolamento sul luogo di lavoro; attenzione a quelle persone portatrici di malattie invalidanti come il cancro; demotivazione; stili di comunicazione; gestioni dei conflitti…)
→ Riduzione delle forme di assenteismo di breve o lunga durata dovuto alle condizioni di lavoro;
→ Equilibrio tra vita privata e vita professionale (working life/balance). La prevenzione è lo strumento cardine per la promozione della salute.
Parliamo di:
o prevenzione primaria: quando si riferisce alla modificazione delle cause che stanno all’origine delle problematiche sul luogo di lavoro attraverso misure globali/collettive;
o prevenzione secondaria: riguarda l’identificazione degli stressor, la presa di coscienza e lo sviluppo delle competenze per affrontarli attraverso delle soluzioni individuali;
o prevenzione terziaria: interviene attraverso cure mediche e sostegno psicologico quando la sintomatologia è già in atto.