Della persona.
Di getto mi verrebbe da dire che mi occupo della persona nella sua interezza, nelle sue dimensioni di corpo, mente ed emozioni. Nell’ insieme costituiscono un tutt’uno, dove una dimensione influenza l’ altra, creando sentimenti di sicurezza e fiducia interna più o meno stabili. I bisogni umani, da quelli piu’ basici a quelli piu’ elevati e/o spirituali (cfr. Maslow) vengono presi in considerazione affinché la persona possa soddisfare i suoi bisogni. La problematica che porta il paziente/cliente a prendere contatto con lo psicoterapeuta non è altro che un segnale (=sintomo) di un equilibrio precedente talvolta messo in crisi e che necessita di un aggiustamento, così da poter ritrovare un nuovo equilibrio, più stabile e soddisfacente. E questo sia nell’ ambito della vita privata che di quella professionale. La sintomatologia quindi rappresenta un insieme di segnali da ascoltare/analizzare in quanto hanno in sé il potenziale evolutivo. In quest’ ottica, ciò che fa soffrire e mette in crisi rappresenta anche la possibilità di conoscere; rafforzare, cambiare schemi comportamentali, cognitivi ed emotivi; sviluppare nuove risorse che possano aiutare a continuare il proprio percorso evolutivo e progettuale. Allo stesso modo in cui le ‘ crisi ontogenetiche’ , come per esempio la pubertà e l’ adolescenza rappresentano quella spinta naturale verso l’ età adulta.
La depressione, l’ ansia, gli attacchi di panico…il vuoto esistenziale o l’ insoddisfazione del vivere non sono quindi etichette che mi relegano al ruolo di “malato”, “diverso”, “debole”o “insoddisfatto perenne”, ma sono semplicemente segnali da cogliere, sintomi appunto, di una criticità che mi spinge a cambiare, a cercare, a trasformare, accettare limiti. Contattare un valido professionista ‘ psi’ diventa quindi un atto di crescita, a volte di coraggio, sempre e in primis di amore verso se stessi.
Intendo, la psicologia dell’essere, clinica e del lavoro quali ambiti distinti dal punto di vista teorico/didattico, ma che si intersecano in quanto hanno come oggetto la persona nelle sue distinte espressioni esistenziali.